Tutti i paesi sardi, piccoli o grandi che siano, possono vantare diverse manifestazioni ed eventi nell’ arco di tutto l’ anno, legati alla tradizioni laiche e religiose tramandate di generazione in generazione. Fanno parte dell’ immenso tesoro culturale della Sardegna che fa dell’ Isola una attrazione non solo per il mare ma anche per la sua storia e la sua cultura popolare.
Qui elenchiamo le manifestazioni e le sagre più importanti di Bosa.
: sebbene non esista una chiesa dedicata ai 2 santi ( martiri cristiani che trovarono la morte proprio sull’Isola), il 28 maggio, i bosani li festeggiano con cerimonie religiose e manifestazioni folkloristiche.
Le statue di Sant’Emilio e di San Priamo, custodite presso la cattedrale cittadina, vengono ornate con rametti di ciliegio e fiori e, sono le protagoniste di una sentitissima, ed emozionante, processione. I simulacri sono accompagnati non solo da fedeli, ma anche da gruppi in costume.
Per tradizione, i festeggiamenti, hanno inizio tre giorni prima del 28 maggio.
: in occasione della festa patronale, quest’anno, si tiene il Wine Festival che vede la partecipazione di una quarantina di cantine regionali, nazionali ed europee.
La manifestazione non è solo una vetrina di grandi vini sardi, ma è l’occasione per promuovere e valorizzare il centro storico di Bosa e le sue tradizioni.
: anche Bosa, il 17 gennaio, festeggia Sant’Antonio.
Durante la celebrazione eucaristica, nell’omonima chiesa, viene benedetto il pane.
Al termine della messa, nel quartiere medievale di Sa Costa, viene acceso un grande falò e, come da tradizione, gli abitanti compiono, per allontanare il mal di pancia, tre giri in senso orario e tre in senso anti-orario.
: Dalle ceneri della pira votiva di Sant’Antonio prende vita l’allegro carnevale di Bosa, o meglio il Karrasegare ‘Osinku.
I festeggiamenti iniziano il giovedì prima del martedì grasso quando gruppi mascherati vanno in giro di casa in casa, cantando, ballando e ricevendo prelibatezze che servono, come da tradizione, per il cenone di Lardazholu (che precede il giovedì grasso).
Il sabato sera, da qualche anno, nella via Carmine, ai piedi del quartiere “Sa Costa”, si è soliti organizzare la “Festa delle Cantine” (che punta a promuovere e valorizzare l’enogastronomia locale).
Il martedì grasso la festa entra nel vivo ed inizia, al mattino con il lamento funebre de S’Attittidu con le tipiche maschere vestite a lutto.
Poi, al tramonto, le maschere da nere diventano bianche e si trasformano nelle anime del Carnevale che, fino a mezzanotte, vagheranno per Bosa per catturare, e mandare al rogo, il Giolzi.
: anche a Bosa, durante la settimana che precede la Pasqua, si celebrano i riti che rievocano la Passione e la morte di Gesù fino alla sua Resurrezione.
Il Martedì Santo si svolge la “processione dei Misteri” durante la quale si portano in processione – partendo dalla chiesa di Santa Croce – le cinque grandi statue che raffigurano Gesù nell’orto, la flagellazione, la coronazione di spine, il viaggio di Cristo verso il Calvario e la Vergine Addolorata.
Il Giovedì Santo, dopo la lavanda dei piedi, si possono visitare, nelle varie chiese cittadini, i suggestivi Sepolcri.
La mattina del Venerdi Santo si svolge la processione con i simulacri del Cristo, della Croce e della Madonna Addolorata (si parte dalla chiesa del Carmelo e si raggiunge la Cattedrale), mentre in serata si assiste al S’Iscravamentu” (deposizione del Cristo dalla Croce).
La domenica di Pasqua le campane suonano a festa e due distinte processioni danno vita al S’Incontru, l’incontro tra Gesù Risorto e Maria.
: si celebra la prima domenica di agosto; al mattino una scenografica processione di barche agghindate accompagna la Madonna lungo il fiume, dalla chiesa di Bosa Marina alla Cattedrale e, poi, rientra nel pomeriggio.
La festa è chiusa solitamente da uno spettacolo pirotecnico. Tante le manifestazioni folkloristiche organizzate per l’occasione.
: è l’evento musicale più coinvolgente dell’estate bosana. Gli ingredienti sono semplici, ma di sicuro effetto: buon cibo, buona birra ed ottima musica (con tante band provenienti da tutta Italia e dall’Europa).
: solitamente si svolge il secondo fine settimana di settembre e rievoca il voto fatto dagli abitanti di Bosa, intorno al ‘500, per scampare ad un’epidemia di peste. La processione con il simulacro della Madonna – accompagnata anche dai gruppi folcloristici – s’inerpica dallo storico Corso fino alle pendici del Castello, passando per il quartiere Medievale. Per l’occasione, in segno di devozione, si allestiscono gli Altarittos, piccoli altari ornati con pregiati ricami e fiori.