In Sardegna oltre ad ammirare le bellezze naturali, i siti archeologi, il mare, etc., bisogna ammirare e conoscere le tantissime feste legate alla tradizione e le sagre dove si respirano i profumi della cultura contadina passata.
Sparse per tutta l’isola le feste e le sagre sono tantissime, quindi per descriverle al meglio evidenzieremo le più importanti in ordine dei mesi e delle stagioni.
Feste e sagre a gennaio
Le feste in Sardegna iniziano la notte del 16 gennaio con i solenni fuochi offerti in voto, fatti rosmarino, di cisto, di elicriso o di tronchi d’albero, accessi in onore di Sant’Antonio Abate. Questi falò notturni che vengono realizzati a forma di cono e alti, alcune volte alti oltre i 20 metri, radunano intorno al fuoco tutta la comunità del paese pregando in onore di Sant’Antonio Abate, valoroso avversario del diavolo e delle fiamme dell’inferno. Il falò è preceduto da ricchi banchetti tutti a base di agnelli, porchetti e capretti arrosto, vini novelli e caratteristici dolci.
Feste e sagre nel periodo di Carnevale
A febbraio che è il mese di Carnevale, in Sardegna vengono organizzate sfilate di balli in maschera e esibizioni di carri allegorici.
Nella città di Cagliari ad esempio vengono fatti dei cortei con delle allegre maschere storiche come ad esempio is tiàulus (i diavoli), is paneteras (le panificatrici), sa fiudà (la vedova), etc. tutto accompagnato al suono dei tamburi della Ratantina. La festa si conclude il martedì grasso con un falò in cui viene bruciato Rei Canciofàli (il pupazzo di stracci).
Altra festa spettacolare è quella che si svolge ad Oristano, la Sartiglia, che si svolge l’ultima domenica di carnevale e replicata il martedì grasso. Consiste in una giostra equestre risalente al medioevo, dove i cavalieri al galoppo devono cercare di infilzare una stella che si trova sospesa al centro con la spada. Usanza che serve per propiziare il raccolto iniziato da poco.
Il carnevale più suggestivo e solenne è quello che viene fatto nei paesi della provincia di Nuoro, con maschere funeste e antiche. E’ un carnevale tragico e di lutto, basato sul concetto di morte e di rinascita commemorando Dionisio, il dio della vegetazione e dell’estasi, che muore e nasce ogni anno. Assistere a queste sfilate di maschere vestite di pelli, di campanacci, di ossi animali, il viso annerito dal sughero bruciato e coperto da una maschera nera, che mimano la cattura e la morte di Dionisio accompagnata da un suono cupo ed inquietante, significa tuffarsi nella preistoria.
Feste e sagre nel periodo pasquale
Il periodo di pasqua è molto sentito dagli abitanti della Sardegna, preceduta da riti della Settimana Santa con delle rappresentazioni molto suggestive, come quella che viene fatta a Castelsardo in provincia di Sassari, Lunissanti (Processione dei misteri), ad Alghero invece viene fatta il Desclavement, ad Oliena in provincia di Nuoro invece viene fatto la domenica Santa Incontru, l’incontro tra Cristo Risorto e la Madonna. La festa più conosciuta dove arrivano per vederla tantissimi turisti è la Processione del Descenso, che viene fatta ad Iglesias il martedì, il giovedì ed il venerdì santo.
Feste e sagre primaverili
Le feste e le sagre che si svolgono nel periodo primaverile iniziano dal 1° maggio a Cagliari con la sagra di Sant’Efisio, patrono della città. E’ una processione di allegria, dove partecipano tantissime persone in costume provenienti da tutta l’isola con carri adornati che sono trainati dai buoi e con la statua di Sant’Efisio che viene portata da Cagliari a Pula, paese dove il Santo fu giustiziato. Processione che viene svolta sin dal 1657 per ringraziarlo di avere liberato la città dalla pestilenza.
Altra festa che viene svolta sempre il 1° maggio è quella di Lula in provincia di Nuoro, dove si festeggia San Francesco in un santuario che si trova sopra il Monte Albo. Questo santuario riale al XIV secolo e per l’occasione ai pellegrini vengono offerti dei piatti tradizionali come su zurrette (sanguinaccio) e su filindeu (una tipica minestra pastorale) e dei letti per alloggiare la notte.
Il 15 maggio a Ulassai in provincia di Ogliastra, si svolge la festa di Santa Barbara in una chiesa campestre vicino alle cascate Lequarci, dove vengono cucinate tante varietà di carne di pecora e di capra.
La penultima domenica di maggio si svolge a Sassari la Cavalcata Sarda, festa nata in origine come un dono ai principi ed ai sovrani che venivano in visita nell’isola, poi con gli anni divenuta festa folkloristica. In questa festa si vedono sfilare persone in costumi tradizionali che cantano, ballano e nella sfilata del pomeriggio inoltre si possono vedere delle spericolate acrobazie fatte dai cavalieri.
L’ultima domenica di maggio ad Orosei in provincia di Nuoro, viene fatta una processione di barche tutte ricoperte di fiori, processione che parte da Cedrino fino ad arrivare alla piccola chiesa di Santa Maria del Mare.
Feste e sagre estive
Nel periodo estivo le feste e le sagre sono tantissime, quelle però più conosciute e più sentite sono quella che si svolge a Sassari, la discesa dei Candelieri e quella che si svolge a Nuoro, la sagra del Redentore.
La discesa dei Candelieri (Faradda di li candareri), si svolge ad il 14 agosto ed è una festa religiosa molto sentita dagli abitanti. Questa festa nasce da un voto fatto alla Madonna Assunta nel 1652, perché salvò la città dalla peste. E’ una processione dove i devoti danzando portano sulle spalle i “candelieri”, che sono dei ceri simbolici di legno. La processione inizia da Pla de Castelli (piazza Castello) e termina davanti alla chiesa di Santa Maria di Betlem.
La sagra del Redentore si svolge l’ultima domenica di agosto nella città di Nuoro e sul monte Ortobene, dove in cima c’è la statua del Redentore tutta in bronzo. In questa festa arrivano persone da tutta l’Italia ed anche dall’estero, per ammirare la ricchezza e la varietà dei costumi tradizionali della Sardegna, i riti religiosi ed il grandissimo spettacolo folkloristico.
Ad Aglientu in provincia di Sassari il secondo sabato di agosto da oltre 30 anni si svolge la Festa del Turista, che richiama in questo piccolo paese tanti turisti del nord della Sardegna. I turisti possono degustare pane con salsiccia, formaggio e vino.
A Iglesias nella settimana del ferragosto vengono svolte due feste importanti la Processione dell’Assunta dove i fedeli portano in spalla dei candelieri per tutta la città, ed il Corteo storico medievale dove gli abitanti vestiti con costumi della borghesia pisana, girano per tutto il centro storico della città.
A Pattada in provincia di Sassari, il 28, 29 e 30 agosto vengono svolte celebrazioni civili e religiose in onore di Santa Barbara. Per questi tre giorni per la città sfilano cavalli addobbati a festa e persone vestite in costumi tradizionali, oltre a degustare prodotti tipici del paese.
A Cabras in provincia di Oristano si svolge la Corsa degli scalzi, una particolare processione dove circa 1000 giovani tutti scalzi e con indosso solo un saio bianco, corrono portando in spalla un simulacro di Cristo Salvatore, lungo le strade della campagna del Sinis per arrivare nella chiesa di Santa Maria Assunta.
Feste e sagre autunnali
Nel periodo autunnale la festa più importante per la Sardegna è quella di Halloween. La vigilia di Ognissanti in base alla zona viene chiamata diversamente, nella parte nord Su Mortu Mortu invece nella parte sud Is Animeddas. Anche in Sardegna come nella tradizione anglosassone i bambini girano bussando alle porte, ma invece di dire “dolcetto o scherzetto” dicono “poi is animas”, perché è un dono in suffragio delle anime dei parenti.
La notte del 31 ottobre come da tradizione nelle case si lascia il tavolo apparecchiato in modo tale che i defunti della famiglia possano cenare.
Tipiche di questa festa sono le lanterne a forma di teschio chiamate “sa conca e mortu”, ricavate dalle zucche.