Selargius, in passato, era famosa per il suo pregiato cappero.
Questa varietà di cappero, unica in Sardegna, tuttavia, era quasi scomparsa ed è stata ripresa da Marco Maxia, che ha ripreso la tradizione e le coltivazioni ed è, ad oggi, l’unico produttore.
Selargius può contare su una ricca e variegata tradizione enogastronomica.
Da provare i semplici, ma gustosi malloreddus, una sorta di gnocchetti di grano duro, portati in tavola con ragù e salse.
Se sulle tavole di tutti i giorni si possono gustare con pecorino e salsiccia, nelle occasioni speciali li si possono trovare con vongole, pomodorini e bottarga.
Da provare il coniglio a succhittu – coniglio marinato nell’aceto e nel vino e cotto con aglio, capperi di Selargius e rosmarino; le lumache preparate con pomodori freschi, peperoncino e basilico e la pecora al Cannonau.
Menzione d’onore la meritano anche i prodotti da forno. Qui, il prodotto principe è il su moddizzosu’, pane di semola e lievito madre tipico. Le sue origini affondano addirittura al medioevo. Il suo curioso nome sarebbe da ricollegare a ‘su moddizzi’, il legno di lentischio utilizzato per cuocerlo, di facile bruciatura, o alla parola ‘moddi’ (l’equivalente di ‘morbido’), a richiamare la morbidezza della sua mollica, che in Barbagia e Ogliastra spesso viene insaporita con l’aggiunta di patate o di ricotta fresca nell’impasto.
Molto particolari anche le budelline di agnello dette anche sa cordula, costituite da budella e frattaglie annodate insieme e arrostite con condimento di piselli e talvolta peperoncini.
Oltre al classico pane Carasau, si si possono trovare i forse meno noti: Civraxiu (pane della tradizione contadina di grossa pezzatura, dalla crosta di colore bruno dorato e dalla pasta ben lievitata; Coccoi (pane dalla crosta dorata e croccante e dalla mollica soffice, ma compatta e dall’alveolatura fitta e minuta.
La ricetta originale prevede che venga preparato solo ed esclusivamente con semola di grano duro – rimacinata o no – e lievito madre o frammentu, poca acqua e un po’ di sale).
Pani de is sposus (è il pane decorato a pasta dura di semola di grano duro, delle grandi occasioni); Moddizzosu (un pane morbido preparato con semola di grano duro e lievitazione naturale, si caratterizza per la singola cottura in forno a legna); su coccoi il dolce che per tradizione viene donato agli sposi in quanto l’uovo, ancora oggi, è simbolo di abbondanza e fertilità.
Su coccoi a pitzus, invece, è una piccola opera d’arte – sempre fatta di pane – preparata di semola di grano duro e finemente decorato.
Su Gateau, Sa Arrosa e Mìndula (la rosa di mandorla), Pastissus, Gattò di mandorle, Is Candelaus, Ossus de mortu e Su pani’ e saba (Pane di sapa), invece sono i dolci sardi più tipici della zona. Per assaggiare i migliori dolci sardi di Selargius potete contare su L’ Antico Dolce Selargino.
Cannonau, Vermentino, Monica, Moscato e Nuragus, infine, sono i vini del territorio.