Prodotti tipici di Iglesias

PRODOTTI TIPICI DI IGLESIAS

L’artigianato ad Iglesias, e nel Sulcis Iglesiente, esprime tutta la sua originalità e fantasia, nella lavorazione – nel pieno rispetto della tradizione locale – di filati, argilla, legno, argento, rame e sughero.

Oltre alla tipica produzione di gioielli, ceramiche, cesteria, mobili intagliati, arazzi, tappeti e capi di biancheria per la casa, l’iglesiente, è famoso, per via della forte presenza di miniere, per l’alta coltelleria.
Fiore all’occhiello è senza dubbio la leppa iglesiente, realizzata con pazienza e maestria nelle locali botteghe artigiane.
La leppa, è un particolare coltello a serramanico caratterizzato da una lama forgiata a mano, con incudine e martello, e un manico (in corno di muflone, di cervo o di montone) raddrizzato a caldo.

Il costume tradizionale di Iglesias risente delle influenze spagnole.
Il costume maschile si compone di:

  1. un copricapo in orbace nero,”Sa Berritta
  2. un corpetto di orbace o panno blu (con bottoni in filigrana d’argento),
  3. una camicia bianca col colletto alto (chiuso da bottoni in filigrana d’oro)
  4. Dei calzoni e “Is Crazzas” (ghette) di orbace nero
  5. Un cappotto in orbace nero (“Su Sereniccu”)

Masua Nebida

Come in altri centri sardi, il costume femminile, si differenzia in base allo stato sociale e civile.
Cosi, Sa Nostrana (signora borghese), indossa come copricapo “Sa Mantiglia“, di raso bianco e celeste, mentre Sa Bagadia (la signorina) porta sul capo un fazzoletto di tulle bianco finemente ricamato. Il costume è completato spesso da gioielli realizzati artigianalmente; i più tipici sono “Sa Gioia“, pendente che si lega al collo con un nastrino in velluto, “Sa Broxia“, lo spillo che “ferma” il fazzoletto e “Is Arrecadas“, orecchini spesso “a grappolo d’uva”.

I cardini della gastronomia iglesiente sono: carni ovine e suine di prima scelta, funghi, mirto, corbezzolo, carciofo spinoso sardo, miele di asfodelo, di cardo e di castagno.
Tra i primi piatti più tipici vi sono:

  1. i Culurgiones

    (o culingionis), particolari ravioli ripieni di formaggio fresco o ricotta e conditi con salsa di pomodoro fresco e formaggio sardo (pecorino o fiore sardo) grattugiato (o con un ragù di selvaggina).

  2. I Malloreddus

    : gnocchetti di semola di grano duro preparati a mano e conditi con sugo (al quale si aggiungono dei pezzetti di salsiccia fresca rosolata) e formaggio.

  3. Gli Spaghetti ai ricci

    : preparati con polpa di ricci di mare freschi, rosolata con olio d’oliva e basilico.

Protagonisti delle tavole di Iglesias sono anche la zuppa di pesce, la carne di agnello, i fagioli con pancetta, il tonno con le fave, i tranci di tonno arrosto, la Panada di anguille (di cui esiste anche una variante con l’agnello). Ogni pasto è accompagnato dal Civraxiu, pane a grossa pezzatura, a lievitazione naturale, caratterizzato dalla crosta di colore bruno dorato.
In occasione di festività e ricorrenze, si prepara il Su Coccoi: pane decorato, di semola di grano duro.
Per quanto riguarda i dolci, molto diffusi sono gli Amarettus (amaretti) preparati con albume d’uovo, farina di mandorle, zucchero e scorza di limone, i pardulas (con un delicatissimo ripieno di formaggio fresco), e le papassine (i dolcetti di Ognissanti), a base di mandorle, noci e uva sultanina.

Anche in quel di Iglesias si possono assaggiare due specialità delle vicine isole di San Pietro e di Antioco): il cascà o cash-cà (derivato dal cuscus tunisino, preparato mescolando alla semola diverse verdure, finocchietto selvatico e spezie) e la pasta alla Carlofortina (preparata con pesto, tonno di prima qualità e pomodorini “ciliegino”).
Il vino locale più famoso è il rosso Carignano del Sulcis (da vitigni coltivati su terreni sabbiosi e vicini al mare).

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