Lollove, il paese dell’ Amore e del Sorriso

Conosci Lollove?
E’ incredibile quante cose si possono raccontare di un paese così piccolo!
Strette viuzze e ciechi sentieri dove le auto non possono passare; casette in pietra buona parte delle quali abbandonate e cadenti. La locanda, unico punto di ristoro e la Chiesetta medioevale dedicata a Santa Maria Maddalena che funge da luogo di aggregazione oltre che di preghiera. E poi ci sono loro, gli abitanti che sono la memoria storica del paese: Gavina che per tanti anni è stata la perpetua, catechista, insegnante di vita; il parroco, gli anziani che tramandano storie e leggende…Tutto intorno Madre Natura in tutto il suo splendore. E’ in questo Mondo così piccolo e così immenso che Grazia Deledda ha tratto ispirazione e ambientato Madre, uno dei suoi romanzi più belli.
Lollove ultimamente è assurto a fama internazionale e questo successo lo ha ottenuto esattamente grazie alla rete dalla quale, in qualche modo, vuole distaccarsi.
Lollove ha una caratteristica che lo rende peculiare: è un piccolissimo borgo lontano dal Mondo moderno e dalla tecnologia.
Come si dice oggi, è un luogo digital detox: lontano da internet e dalla rete.
Eppure è proprio grazie alla rete, al web e alle connessioni online che Lollove  ogni giorno di più viene conosciuto in Italia e nel Mondo.
Molti di noi sardi probabilmente non l’ avremmo mai conosciuto se non attraverso i social o la rete.
Oggi tutti parlano di Lollove: è stato incluso tra i Borghi più belli d’ Italia e ha ricevuto diversi riconoscimenti come luogo caratteristico e unico per disintossicarsi dal mondo digitale ( quello stesso mondo che ha permesso al paese di farsi conoscere). Le contraddizioni della vita!

Perchè visitare Lollove

Realmente Lollove merita tutta la nostra attenzione e sicuramente anche a te non farebbe male farci un salto, di tanto in tanto.
Immagina cosa voglia dire arrivare in un posto lontano dalla modernità; appena giunto dovrai rinunciare  alla tua estensione ( il cellulare) e dimenticarti di internet, social, telefono…
Quanti giorni potrai resistere?
Come per tutte le dipendenze, all’ inizio sarà dura ma poi ti ci abituerai e ricomincerai ad apprezzare tutte le cose dimenticate o trascurate per mancanza di tempo o per una scelta sbagliata sulle priorità della vita.
Dato per assodato che ogni italiano passa una media di 2 ore al giorno sul cellulare ( non oso pensare che se questa è la media, ci sarà qualcuno, probabilmente tra i giovani, che di ore sul cellulare ne passa  4, 6, 8…) lasciare da parte il telefonino vuol dire recuperare in pochi giorni diverse ore da dedicare a se stessi, alla persona amata, agli amici,  alla natura, ad imparare qualcosa di nuovo.

La vita in fondo è  un insieme di esperienze e si alimenta ogni giorno; esattamente come il nostro corpo ha bisogno di cibo, la nostra anima necessita di  nuove esperienze, possibilmente positive e sempre diverse.
Se non siamo noi in grado di “rinnovarci” in questo senso, abbiamo la fortuna di poter contare sulle esperienze di altri facendole nostre.
Quando siamo carichi di una esperienza positiva abbiamo la necessità di perpetrarla nel tempo per non farla morire.
Ripeterla più e più volte per alimentarla o condividerla con gli altri per condividerne la gioia.

Visitare Lollove (e altri piccoli borghi) è proprio questo: Eliminare le scorie che la vita moderna ci lascia ogni giorno e Rinnovarsi  attingendo nuove energie dalla vita passata e dalla Natura ancora incontaminata.

D’ altronde Lollove ha in se qualcosa di magico: sembra essere, fin dalla sua origine, predestinato a diventare un riferimento importante.
Un piccolo punto di un grande ricamo che probabilmente salverà l’ uomo da un Mondo che rischia l’ “integralismo digitale“.

Uno spunto della sua predestinazione ci viene direttamente dal nome: Lol Love
LOL è un acronimo di Laugh(ing) Out Loud (“sto ridendo a crepapelle”).
Saprai anche tu quanto possa essere importante sorridere alla vita e vivere sorridendo.
“Una risata salverà il Mondo”, diceva Charlie Chaplin.
Il grande comico nato a Londra, regalava sorrisi e con essi perle di saggezza.
Tra le altre cose, per rimanere in tema Digital Detox, affermava:
Le macchine che danno l’abbondanza ci hanno lasciati nel bisogno.
La nostra sapienza ci ha reso cinici, l’intelligenza duri e spietati. Pensiamo troppo e sentiamo troppo poco.
Più che macchine, l’uomo ha bisogno di umanità. Più che intelligenza, abbiamo bisogno di dolcezza e bontà. Senza queste doti la vita sarà violenta e tutto andrà perduto
.”
Questo ci porta alla seconda parte del nome del paese: LOVE
Non mi dilungo sulle molteplici sembianze che può assumere l’ Amore; di certo sarai anche tu d’ accordo con me che l’Amore, alla fine di tutto, è l’unica e vera cosa importante nella nostra vita.
E se c’è un posto, piccolo e sperduto come Lollove, che nel nome stesso contiene due parole così importanti come Lol= Sorriso e Love= Amore, beh, penso che sia un richiamo forte verso la ricerca di qualcosa che ancora nella nostra vita ci manca.

Le origini del Borgo e la Maledizione di Lollove

Proprio dall’ Amore sembra essere nato Lollove, da un Amore allora proibito e che aveva destato scandalo.  Una leggenda secolare, tramandata da generazioni e giunta fino ai nostri giorni racconta che intorno all’ anno 1000 d.C. qui venne fondato un Convento di suore che aveva il compito di evangelizzare gli abitanti del vicino borgo chiamato Selene. Selene era un paese di origine bizantina abitato da pagani dediti alla pastorizia.
L’ Amore e la passione carnale travolse alcune giovani suore e un pastore del luogo.
Lo scandalo fu enorme. La gente del posto cacciò le suore che dovettero abbandonare la loro missione.  Lasciando il paese pare che una suora lancio un anatema «Lollove as a esser chei s’abba è su mare: no as a crescher nen parescher mai!» (Lollove sarai come l’acqua del mare: non crescerai e non morirai mai!).
Maledizione che in effetti pare essersi avverata, nel bene e nel male.
E’ vero che non è mai cresciuto troppo ( negli anni 50 del 900 è arrivato a contare 500 abitanti) ma è anche vero che non ha mai cessato di vivere ( oggi conta 12 abitanti).
Il Borgo conserva effettivamente tracce di un  insediamento di ordine Monastico francescano, ( e segni del passaggio dei Templari, ma questa è un’ altra storia!). Tracce sarebbero state ritrovate anche sulla “leggendaria” Selene.
In questo video Andrea Nonni ( The Pillow), racconta proprio la Leggenda della Maledizione di Lollove.

Come le onde del mare vanno e vengono, anche Lollove si è espanso e si è ritratto nel secoli passati come oggi.
Nel 1950 gli abitanti erano 500 per diventare 25 nei primi anni 2000.
Oggi sono rimasti in 12 ma proprio in questi tempi pare che Lollove abbia nuovamente trovato linfa vitale per cresce di nuovo e ripopolarsi di nuovi “abitanti”.
Grazie all’ iniziativa portata avanti da una Associazione di giovani, è nata LolloversSimone Ciferni, Roberto Chessa e altri appassionati,  stanno facendo rinascere l’ antico Borgo e stanno raggiungendo il 1° loro obiettivo di evitare la fine del paese e il totale spopolamento.
Hanno ristrutturato alcune casette adibendole ad alloggio per i visitatori, hanno riaperto la locanda per dare ristoro alle tante persone che arrivano richiamate dal tam tam mediatico che sono riusciti a mettere su.
Roberto ha adibito la casa di famiglia a Museo e oggi è possibile far rivive le stesse sensazioni che solo i nostri avi potevano provare: silenzio, giornate scandite dai ritmi della natura, convivialità, amicizia, tradizione, storie e leggende con gli anziani del posto protagonisti…
E’ possibile passare delle giornate diverse, lontani dalla “civiltà tecnologica”: conoscere la natura, gli animali e quello che riescono a donarci.
Laboratori del pane, del vino e del formaggio.
Lavorare l’ orto e la campagna e accudire gli animali. Lunghe passeggiate tra i monti vicini a piedi o in bici.

Insomma quello che abbiamo provato noi è ciò che consigliamo anche a te.
Dare una sbirciatina a una vita diversa da quella a cui sei abituato e assaporare la bellezza delle cose passate.
Probabilmente anche tu cambierai prospettiva e ti renderai conto che la fuori c’è qualcosa di più grande di quello che hai sempre immaginato.

Come raggiungere Lollove

Lollove è una frazione di Nuoro e dista dalla città appena 20 km.
Si trova a poco più di 230 mt sul livello del mare, immersa tra valli e colline, in un un paesaggio tipico della Gallura.
Da Nuoro (20,7 km) si arriva passando per Strada Statale 131 Diramazione Centrale Nuorese
Da Cagliari ci vogliono poco più di 2 ore 10  (195,4 km) passando per E25 e Strada Statale 131 Diramazione Centrale Nuorese.
Da Oristano 1 ora 10 min (98,6 km) passando per Strada Statale 131 Diramazione Centrale Nuorese
Da Sassari 1 ora 50 min (122,3 km) passando per E25

Lollove è solo uno delle località montane della Sardegna, o comunque uno di quei luoghi che non sono sul mare ma che meritano tutta la nostra attenzione.
Vi parleremo delle perle nascoste della nostra amata Sardegna!

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