La Costa Smeralda

La Costa Smeralda, il Sogno di un principe diventato realtà e immagine della Sardegna nel Mondo

Se volessimo ripercorrere la storia della Costa Smeralda intesa come il tratto costiero della Gallura, dovremmo raccontare anche la storia di Arzachena, nella regione storica della Gallura.
Quello che oggi è un dinamico centro turistico era già abitato in epoca prenuragica e nuragica, mentre durante l’Impero Romano era chiamato Turibulum; il curioso nome era dovuto alla presenza di una grande roccia, dalla particolare forma di fungo che sovrasta l’attuale città (al tempo, suddivisa in Turibulum maior e Turibulum minor).

Capoluogo della curatoria di Unale del Giudicato di Gallura, seppe farsi valere per tutto il periodo giudicale. Passata, poi, sotto il controllo di Pisa, Arzachena, conobbe dal 1324, la dominazione aragonese, ma presto fu interessata da un lento, ma costante, calo demografico (a causa delle epidemie di peste e delle continue incursioni saracene); nella seconda metà del XVI secolo, la zona era ormai completamente spopolata.
L’attuale cittadina di Arzachena fu edificata, su di un colle granitico, nei primi decenni del Settecento, per volontà del re di Sardegna Carlo Emanuele III, allo scopo di ripopolare il territorio (ma anche per gestire meglio la spesso ostile popolazione locale): tra il 1774 e 1776 venne ampliata la piccola chiesa campestre di Santa Maria d’Arzachena e attorno ad essa si sviluppò il borgo.

Nel 1922, il paese, che sfiorava quota mille abitanti, ottenne l’autonomia da Tempio Pausania e da allora conobbe un lento, ma continuo sviluppo urbanistico e demografico.  Eclatante fu il caso della frazione Monti di Mola (l’attuale Porto Cervo), cuore della Costa Smeralda, nata – o meglio fondata – nel 1962 come Consorzio Costa Smeralda, per volere del principe musulmano-ismaelita Karim Aga Khan.

Costa Smeralda in Sardegna

Sul finire degli anni ’50, il principe, rimase incantato dalla bellezza incontaminata e selvaggia di questo angolo di Sardegna nord orientale e, nonostante le numerose carenze infrastrutturali (mancavano strade, elettricità, reti idriche e qualunque altro servizio) decise di realizzare un sogno: trasformarla in una delle più esclusive destinazioni turistiche del mondo. Il 14 Marzo 1962, il Principe Karim Aga Khan, Patrick Guinness, Felix Bigio, John Duncan Miller, Andrè Ardoin e René Podbielski, dopo aver redatto una “lettera d’intenti”, fondarono il “Consorzio Costa Smeralda”, un’associazione senza scopo di lucro, dotata di un proprio Statuto e finalizzata allo sviluppo territoriale ed urbanistico ecosostenibile, nonché al controllo architettonico dell’area. Venne subito istituito, infatti, un prestigioso Comitato di Architettura addetto a redigere precisi progetti volti a “garantire la conservazione del patrimonio naturale preesistente e di delineare uno stile capace di coniugare la bellezza naturale con elementi della tradizione costruttiva locale”.

La Costa Smeralda si configurò presto come uno dei rarissimi esempi di riuscito sviluppo turistico equilibrato; dopo l’addio dell’Aga Khan, ha trovato nuovi stimoli per rinnovare la sua fama e rimanere ai primi posti nel mercato del turismo mondiale. E oggi che il Consorzio Costa Smeralda è passato sotto il controllo dell’emiro del Qatar Al Thani, una nuova sfida attende una delle destinazioni più belle del mondo.
Oggi è una delle località balneari della Sardegna più conosciute al Mondo, particolarmente attraente per un turismo di fascia alta.

Il territorio della Costa Smeralda

Quando si parla di Costa Smeralda si intende la regione turistica, compresa nel territorio comunale di Arzachena (nella regione storica della Gallura, in provincia di Sassari).
Il cuore della Costa Smeralda è Porto Cervo (circa 450 abitanti residenti); sviluppata attorno al profondo porto naturale (dalla particolarissima forma che ricorda quella di un cervo) è un esclusivo punto di incontro del jet set internazionale.

Tra la spiaggia Razza di Juncu e la spiaggia di Capriccioli, si sviluppa il porticciolo naturale Cala di Volpe, “rinomato palcoscenico dell’alta società internazionale”, famoso soprattutto per ospitare il lussuoso hotel progettato da Jacques Couelle.

Le località Romazzino e “Piccolo Romazzino”, inserite in un contesto naturale di incredibile bellezza, ospitano esclusivi resort e ville faraoniche.
A ovest di Porto Cervo, all’estrema punta settentrionale della penisola della Costa Smeralda, si sviluppa Baja Sardinia, altra famosa località turistica e balneare del comune di Arzachena, che però non rientra nel Consorzio.
In località La Sarra, non lontano da Piazza Risorgimento sorge Monte Incappiddatu (la Roccia il Fungo), un ammasso granitico che nel corso dei secoli ha assunto la forma di un grandioso fungo e dalla cui sommità si può godere di una bellissima vista sulle vallate sottostanti.

Costa Smeralda porticciolo

Sebbene il territorio della Costa Smeralda sia caratterizzato perlopiù dalla vegetazione tipica mediterranea, in località Isuledda-Tanca Manna, si sviluppa un’interessante area umida (habitat di diversi uccelli, come il rarissimo pollo sultano, il porciglione, il tuffetto, la folaga, la gallinella d’acqua ed il germano reale) caratterizzata da tre diversi biotopi: a nord, si può notare una piccola laguna salmastra retrodunale (con una profondità non superiore ai 50 cm), di forma circolare, che riceve acqua dolce da un piccolo rivolo situato a nord, mentre l’acqua salata, pur non essendoci alcun accesso al mare, è assicurata da infiltrazioni del sottosuolo.
Al centro, si può notare uno stagnetto (2,5 ettari) d’acqua dolce, con una profondità media di 30 cm. A sud, invece, c’è la foce del Rio Mannu, con slarghi e meandri dal regime idrico decisamente variabile.

Alle spalle del Golfo di Arzachena, si sviluppa, infine, l’oasi di protezione faunistica denominata Padula Saloni, famosa per ospitare un piccolo stagno d’acqua dolce, circondato da una rigogliosa vegetazione di tipo palustre (giunchi neri, tamerici, ontani neri, salici e scirpo palustre). L’area è habitat perfetto di 180 specie di uccelli, dei quali 77 nidificanti.

Le Spiagge della Costa Smeralda

La Costa Smeralda può vantare decine e decine di km di spiagge da sogno. Scopriamo, insieme, le più belle di questo angolo di paradiso:

  1. Spiaggia del Principe: tranquilla, selvaggia e circondata dalla una verde e profumata macchia mediterranea, deve il suo nome al fatto che era la preferita del principe Aga Khan; si presenta come un arco di sabbia finissima e bianca, delimitato da rocce. E’ bagnata da un mare smeraldino, poco profondo.
  2. Spiaggia Rena Bianca: poco a nord della località di Portisco, è una piccola, ma deliziosa distesa di sabbia candida e finissima. Il mare, di un turchese cangiante, può contare su fondali bassi. Circondata dalla tipica macchia mediterranea, la baia è delimitata da una piccola scogliera rocciosa.
  3. Cala Granu: vera e propria perla incastonata tra graniti e verdissima macchia mediterranea. Poco distante dalla rinomata Porto Cervo, si caratterizza per la sua soffice sabbia bianchissima. Bagnata da un mare cristallino e dalle mille cromie di blu, ha fondali poco profondi.
  4. Spiaggia del Pevero : a sud di Porto Cervo, questa spiaggia di borotalco, di medie dimensioni è orlata da dune e profumati ginepri. Affacciata proprio sulle Isole Li Nibali, si caratterizza per i fondali bassi e dolcemente digradanti.
  5. Spiaggia di Liscia Ruja: inserita in un contesto naturale pregevolissimo, questa spiaggia lunga oltre 500 metri è tra le più amate e frequentate della Sardegna. La sabbia, finissima, ha sfumature rosate, mentre il mare, limpido e cristallino, è incredibilmente azzurro; i fondali sono bassi e sabbiosi.
  6. Spiaggia di La Celvia: è una delle spiagge più esclusive. Inserita in uno scenografico contesto naturale, può contare su servizi di eccelsa qualità. Vivace e sempre affollata si caratterizza per la sua sabbia a grana grossa. Bagnata da un limpidissimo mare turchese è l’ideale anche per gli amanti delle immersioni.
  7. Spiaggia di Capriccioli: famosissima spiaggia che si sviluppa non lontano da Cala Volpe. Il curioso nome in dialetto gallurese è traducibile in “caprette”.  Dotata di un delizioso pontile di legno, si suddivide in quattro piccole lingue di sabbia, finissima e bianca. Bagnata da un mare limpidissimo è circondata da graniti rosa e verdi ginepri.
  8. Spiaggia di Romazzino: attrezzato arenile di sabbia rosata, non particolarmente fine, che si sviluppa nell’omonima baia, non lontano dalla spiaggia del Principe. Protetta da una vegetazione fittissima, può contare su un mare smeraldino.

Anche se, formalmente, non fanno parte della Costa Smeralda, non si possono dimenticare le spiagge di Porto Rotondo ed in particolar modo l’ampia spiaggia Marinella, con la sua spiaggia di sabbia fine, dal candore abbagliante e la splendida Spiaggia Ira, la prima spiaggia del Golfo di Cugnana.

la Costa Smeralda

Sagre e eventi in Costa Smeralda

La primavera e l’estate smeraldine sono ricche di eventi: concerti (molti gli appuntamenti dedicati alla musica etnica, al jazz e alla classica), rassegne, incontri culturali e presentazioni letterarie e cinematografiche. Dal 25 aprile al’8 ottobre 2017,  infatti, ci sono  numerosi  eventi in cartellone per il  “Note d’Estate Festival
Dal 21 al 25 aprile 2017, Arzachena ha ospitato la 4° edizione del Festival degli scacchi, con campioni provenienti da tutta Europa, mentre tra gli altri eventi principali di giugno c’è la Festa di San Giovanni Battista a Cannigione, con la pittoresca processione a mare, l’esibizione di gruppi folk e le degustazioni dedicate al tipico “Lu casgiu furriatu”.
La stagione estiva di Arzachena si apre ufficialmente con “Benvenuta Estate a Cannigione“, la festa di saluto alla bella stagione, con concerti e spettacoli circensi. “Le Lanterne dei desideri”, invece, da qualche anno, rappresentano l’appuntamento più atteso dai piccoli: i bimbi potranno far volare in cielo la loro lanterna ed esprimere desideri.
Sul finire di luglio, una serata (“Colores e ballo“)  sarà dedicata alle tradizioni sarde e alla Suppa Cuata, la zuppa gallurese. Il buon cibo sarà accompagnato da ottima musica.
Ad agosto è in programma anche la “Rassegna Internazionale del Folklore”, con l’allegra sfilata di gruppi folcloristici regionali e internazionali, mentre per il Ferragosto, da tradizione, si festeggia soprattutto a Cannigione e a Baia Sardinia, con musica dal vivo e spettacoli pirotecnici.
A settembre, da qualche anno, si celebra “Estate in Fiore” e, per l’occasione, il centro storico di Arzachena si presenta sotto una nuova veste e si lascia ispirare “al bello e al buono della natura”. In calendario: musica, mercatini, concorsi di pittura, “sfide di decorazione urbana” (per rinnovare il volto del centro storico), degustazioni di prodotti tipici, laboratori e giochi per bambini.
In Costa Smeralda, durante le feste di Natale si può visitare la rassegna dei presepi artistici e partecipare al “Ballo della Befana” (generalmente organizzato in concomitanza con la “Giornata del gusto. Tra storia e territorio di Arzachena”, splendida occasione per scoprire i prodotti tipici locali). Poco prima di Capodanno, si può, invece, partecipare alla 5 giorni gastronomica “Da Natali a Capuannu” che, solitamente, si conclude il 31 dicembre con un grande concerto ad ingresso gratuito.

 

Prodotti tipici

Mondana, esclusiva, lussuosa: la Costa Smeralda è una destinazione turistica da copertina, ma se si esce dai resort super attrezzati, si può scoprire un angolo di Sardegna autentico. Arzachena ha ancora un’anima artigianale e non è difficile trovare botteghe specializzate nella produzione di tappetti o coltelli e nella lavorazione della filigrana. Uno dei gioielli più tipici, anche qui, è la fedina sarda, in oro o in argento è ancora oggi uno dei simboli d’amore più antichi e preziosi. I modelli più conosciuti sono quelli a nido d’ape (con piccoli ricci di filigrana) e quelli a foglia (caratterizzati da “palmette” di filigrana).

Per quanto riguarda i prodotti tipici ed i sapori della tradizione, chi si reca in Costa Smeralda, non può non provare alcuni tra i più caratteristici piatti galluresi.
Simbolo della cucina tradizionale è la Sùppa cuata; simile ad una lasagna è preparata con saporito brodo di carne di pecora, pane, qualche fetta di panedda (provola a pasta filata a forma di pera) e pecorino sardo grattugiato. Il tutto è insaporito da prezzemolo, basilico, pepe, menta finocchio selvatico e pomodoro secco.

Tra i primi più particolari ci sono Li Pulicioni Gadduresi, golosi ravioli di semola di grano duro, farciti con ricotta, uova, scorza di limone ed un pizzico di zucchero. Decisamente particolare è la sostanziosa Trippa di vitello gallurese con fagioli, servita con croccante pane Carasau.

Anche in Gallura, inoltre, si può mangiare dell’ottimo porcheddu o porcetto, il maialino cotto alla brace.
Tra le specialità a base di pesce, si ricordano lo “zamino” (zuppa di pesce), le cozze, i ricci di mare e l’aragosta, spesso preparata con la vernaccia. Anche la bottarga, prodotta dalle uova di muggine o di tonno pressate, salate e seccate, è una specialità da assaggiare (magari sugli spaghetti).

Menzione d’onore, tra i prodotti caseari la merita Lu casciu furriatu, preparato con panna, formaggio fresco non salato e miele.
Tra i dolci più tipici della zona vanno ricordati: i “Rujoli” – ravioli dolci con farina, zucchero, scorza di limone e formaggio fresco -, “li cucciuleddhi e meli” -canestrini di pasta sfoglia di farina, ripieni di pasta di mandorle, buccia d’arancia tritata e miele – e “li acciuliddi”, treccine di pasta preparate con uova, strutto e miele. Da provare anche le frittelle del Carnevale di Arzachena (con farina, uova, latte, lievito di birra e liquore dolce).

Cucciuleddi, papassini, niuleddi, pani e saba sono le bontà tipiche delle feste natalizie: sono tutti fatti con ingredienti semplici come miele, uova, farina, noci, mandorle e uva sultanina.
Tra i vini galluresi vi è il Vermentino di Gallura DOCG: un bianco perfetto per l’aperitivo, con il pesce e i crostacei, ma anche con i primi saporiti della cucina sarda.

Anche in Costa Smeralda si possono trovare, comunque, il Cannonau di Sardegna liquoroso (dolce naturale o secco), il Moscato di Sorso-Sennori ed il Sardegna Semidano.

Privacy Policy Cookie Policy