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Sassari, con una superficie di 546 km², non è solo il più vasto comune sardo, ma è il quinto comune italiano per estensione.
Il territorio di Sassari sorge su un tavolato calcareo ed occupa la parte nord-occidentale della Sardegna sviluppandosi tra il golfo dell’Asinara (a nord) ed il mar di Sardegna (a ovest), comprendendo buona parte della pianura della Nurra,
La provincia di Sassari (7.692 km²), è stata istituita nel 1859 (due anni prima dell’Unità d’Italia!) ed il suo territorio – che fino al 1927 comprendeva l’intero Capo di sopra dell’isola – conta oggi 92 comuni ed è delimitato a nord dal golfo dell’Asinara, a sud dalle provincie di Nuoro e Oristano, a est dal mar Tirreno ed a ovest dal mar di Sardegna.
Un territorio tanto vasto, non può non essere caratterizzato da un paesaggio estremamente vario. In questa parte dell’isola si trova l’unico lago naturale della Sardegna: il lago di Baratz, nei pressi di Porto Ferro.
La formazione del lago è avvenuta a causa dello sbarramento, da parte di una duna sabbiosa, delle valli fluviali dell’attuale rio dei Giunchi e del rio proveniente da Cuili Puddighinu.
Il lago non ha emissari, ma ciò non va a modificare la sua profondità massima (intorno ai 5 metri) per via della permeabilità della duna sabbiosa.
Circondato da una rigogliosa macchia mediterranea, il lago, è l’habitat naturale di testuggini d’acqua dolce, folaghe e germani reali.
Molto importante è anche il Lago Coghinas, lago artificiale famoso per ospitare la centrale idroelettrica costruita nel 1924.
Circondato da macchia mediterranea, boschi di lecci e sugherete, è la meta perfetta per amanti del bird-watching, del trekking e della mountain bike. Inoltre, è il punto di partenza per scoprire su Filigosu, area rimboschita alle pendici del Limbara, abitata da daini, cervi e mufloni.
Il Coghinas è alimentato dall’omonimo fiume; lungo 116 km, è il fiume più importante della Sardegna Settentrionale; nasce dall’altopiano di Buddusò, e dopo aver raccolto le acque del rio de s’Elema e del rio Altana sfocia nel golfo dell’Asinara (vicino Valledoria).
Lungo il fiume si pratica, da diversi anni, il carpfishing,
Il curioso nome, Coghinas, che in logudorese significa “cucine”, si deve alla presenza, nei pressi di Casteldoria, di alcune sorgenti di acqua calda che danno vita ad un complesso termale già apprezzato in epoca Romana.
Come il resto della Sardegna, anche Sassari, non ha vette particolarmente imponenti. Meritano, comunque, menzione i monti del Goceano, ideale prosecuzione di quelli del Marghine.
Il Goceano comprende il tratto del bacino superiore del fiume Tirso e raggiunge la sua massima altitudine nel Monte Rasu (1259 m), nei comuni di Bottidda e di Bono.
Le sue pendici sono ricoperte da vaste foreste di roverelle, acero minore, castagni e lecci.
Di particolare interesse sono la foresta Monte Pisanu e l’area di Sos Nibberos famosa per ospitare un biotopo di tassi millenari (dichiarato nel 1994 Monumento Naturale).
Nel comune di Cheremule si erge il monte Cuccuruddu, un antico vulcano, famoso per l’estrazione della cheremulite (anche se ad oggi l’attività è ferma).
Va ricordato (non tanto per l’altitudine: 464 m s.l.m.) il Monte Forte, un rilievo montuoso situato nella Nurra e costituito da quarziti scistose con intrusioni di quarzo.
La sua fitta vegetazione è composta perlopiù da corbezzolo, lentisco, fillirea, lecci, rosmarino ed erica.
La Nurra è una sub-regione storica del nord-ovest situata nel quadrilatero compreso fra Alghero, Sassari, Porto Torres e Stintino.
Quest’estesa pianura agricola, un tempo ricca di saline e miniere d’argento, oggi si caratterizza per il paesaggio piuttosto spoglio (solo grandi pascoli, macchia mediterranea e gariga).
Infine, una parte del territorio sassarese coincide con il Logudoro, prevalentemente formato da terreni vulcanici: una delle aree più fertili dell’isola.
Fa parte della provincia di Sassari anche L’Asinara, l’isola; 52 km², si sviluppa fra il Mar di Sardegna ed il Mare di Corsica ed è separata dalla piccola Isola Piana dal Passaggio dei Fornelli, stretto canale navigabile.
Prevalentemente collinare, l’isola vanta una pregevole avifauna e ittiofauna e, anche per questo, è compresa nel Parco nazionale dell’Asinara e nell’area marina protetta internazionale (Santuario per i mammiferi marini).
Una piccola curiosità: L’Asinara non ha sviluppato nessun centro urbano, per via dell’istituzione, sul finire dell’Ottocento, del Lazzaretto e della colonia penale, che interdiceva l’ingresso nell’isola.
Non bisogno dimenticare, infine, La Maddalena: un arcipelago noto in tutto il mondo per la bellezze delle sue spiagge e per il suo mare limpidissimo.
Le principali isole che compongono l’arcipelago, inserito nell’omonimo Parco Nazionale, sono: La Maddalena (20,1 km²), Caprera (15,7 km²), Santo Stefano (3 km²), Spargi (4,20 km²), Budelli (1,60 km²), Santa Maria (2 km²), Razzoli (1,5 km²) e Giardinelli (0,80 km²).[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_btn title=”Sassari” color=”pink” link=”url:https%3A%2F%2Fwww.sardegnaospitale.it%2Fsassari%2F|title:Sassari”][/vc_column][/vc_row]