Principale centro dell’Iglesiente, nella Sardegna sud-occidentale, Iglesias (provincia del Sud Sardegna) si sviluppa su una superficie di 208,23 km² – a 200 metri s.l.m. – ed ospita circa 27.000 abitanti (iglesienti).
La cittadina è formata da 4 quartieri storici (Fontana, Castello, Santa Chiara e Mezo); a questi si aggiungono i “moderni”: Barega, Bindua, Corongiu, Masua, Monte Agruxiau, Monteponi, Nebida, San Benedetto, San Giovanni Miniera e Tanì.
Bagnata dal Mar di Sardegna ad ovest, Iglesias, confina con i comuni di Buggerru, Carbonia, Domusnovas, Fluminimaggiore, Gonnesa, Musei, Narcao, Siliqua, Vallermosa, Villacidro e Villamassargia.
Il territorio di Iglesias
ai piedi della montagna del Marganai può contare su profili ambientali alquanto complessi che partono dal sistema costiero di Nebida e Buggerru ed arrivano fino all’entroterra, con la foreste del Marganai-Oridda (da sempre meta prediletta di escursionisti, è ricca di numerose specie faunistiche e molteplici specie endemiche che ne compongono la flora). Compresa, per il suo interesse paesaggistico, nel “Parco naturale di Monte Linas, Marganai-Oridda, Montimannu” vanta numerosi percorsi e tracciati CAI ed ospita la famosa Grotta di S. Giovanni (nei pressi di Domusnovas) e il Giardino Montano “Linasia”, punto di riferimento per la conoscenza, e la salvaguardia, delle locali specie vegetali. Appartiene al territorio di Iglesias anche il monte Croccoriga, da cui nasce il Cixerri, fiume a carattere torrentizio che attraversa la provincia del Sud Sardegna e la città di Cagliari.
I Monumenti Naturali presenti sul territorio d’Iglesias sono il Canal Grande di Nebida e il Pan di Zucchero con gli altri faraglioni di Masua.
Il Canal Grande di Nebida (il nome deriva dalla piccola valle del Rio Canal Grande), si presenta come un’insenatura che si apre nella costa fra Masua e Buggerru, con alte pareti che in alcuni punti (a sud) raggiungono anche i 115 metri; sotto la Punta Cubedda, a nord, si può ammirare la suggestiva Grotta delle Spigole (accessibile, per motivi di sicurezza, solo in estate): creata dall’azione erosiva dell’incessante scorrere dell’acqua sulla roccia, regala incredibili giochi di luci e ombre.
Il Pan di Zucchero (il nome è un omaggio al celeberrimo Pão de Açúcar di Rio de Janeiro) è un faraglione – composto da calcare cambrico – che si erge a poca distanza dalla costa, nelle vicinanze della scenografica insenatura di Masua: con i suoi 133 metri d’altezza è il più alto del Mediterraneo.
Dalla sua vetta, raggiungibile con specifica attrezzatura, si dominano i vicini scogli di s’Agusteri e del Morto e la falesia di punta de Is Cicalas.
Qualche centinaia di metri a est del faraglione si sviluppa il sito minerario Porto Flavia, realizzato scavando all’interno della montagna (a picco sul mare!) ed oggi non più operativo.
Ai piedi della miniera si può notare la grotta del Soffione, così chiamata per via del particolare effetto acustico generato dalle onde del mare che si insinuano nella sua cavità prima di venire “rimbalzate” con grossi spruzzi.
Iglesias ospita numerosi siti minerari ormai dismessi: tra questi si ricordano la Miniera di Baueddu, la Miniera di Monteponi, la Miniera di Nebida e la Miniera di Fontanamare o Funtanamare. Ricordiamo che Iglesias fa parte del Parco Geominerario, Storico e Ambientale della Sardegna (il primo parco del genere al mondo) che si sviluppa per 3500 km² e raggruppa otto aree (suddivisibili in 81 diversi comuni) uniti da una straordinaria storia mineraria.
A metà strada tra Masua e Bugerru s’incontra il canyon di Gutturu Cardaxiu, con cinque falesie: le sue ripide pareti rocciose (da cui si può godere un panorama d’impareggiabile bellezza) sono un vero e proprio paradiso per gli appassionati di arrampicata.
Appartiene al comune di Iglesias anche l’isola, arida e montagnosa, di San Marco, (con una superficie di 17,48 km2).