Bosa si sviluppa nella costa occidentale del centro-nord della Sardegna, in una splendida vallata inserita nel contesto geografico dell’altopiano della Planargia.
Il suo territorio, con una superficie di 128,02 km², ospita circa 8.000 abitanti.
A est della cittadina troviamo il Marghine e la Campeda, a ovest il Mar di Sardegna, a sud la catena del Montiferru e a nord la dorsale dei rilievi di Sa Pittada (788 m s.l.m.) e del monte Mannu (la vetta più elevata del territorio con i suoi 802 m s.l.m.).
Bosa è attraversata dal fiume Temo, l’unico corso d’acqua navigabile della Sardegna.
Il territorio di Bosa, dal punto di vista geologico, risulta alquanto eterogeneo: tante le rocce vulcaniche (soprattutto del periodo oligo-miocenico), le formazioni trachitoidi e gli affioramenti di rocce basaltiche.
Notevole è il patrimonio naturale, ancora in buona parte incontaminato: paesaggi suggestivi, caratterizzati da aspri monti e dirupi sono ricoperti da una verdissima, e profumata, macchia mediterranea (in particolar modo rosmarino, cisti, ginestre, euforbie, lentischio, perastro, olivastro e artemisia arborescente).
Questo particolare ambiente naturale è habitat perfetto per cinghiali, donnole, volpi, ricci, pernici, corvi imperiali, merli, upupe, cornacchie bigie, corvi imperiali e poiane.
Non bisogna inoltre dimenticare che, nel tratto di litorale tra Bosa ed Alghero (caratterizzato, tra l’altro, da vincolo paesaggistico e riconosciuto come sito di interesse comunitario) e nelle campagne di Montresta e di Villanova Monteleone, è presente l’unica colonia autoctona di grifoni presente sull’isola.
Notevole è la costa bosana, caratterizzata da grotte e anfratti.
Tra i luoghi più affascinanti per immergersi ci sono sicuramente Capo Marargiu (con numerosi molluschi, anellidi, echinodermi e asacorali) e Corona Niedda (con fondali ricchissimi di poseidonie e cigliate rocciose).