Il Gennargentu e il Supramonte

Dentro la Sardegna: Gennargentu, Supramonte, Barbagia…

La Sardegna non è solo mare e lo ripetiamo da sempre.
Spesso il turismo di massa si ferma nelle coste più conosciute e in quelle dove i collegamenti aerei o navali sono più presenti.
La Costa Smeralda, Arzachena, La Maddalena e la zona Nord Occidentale della Sardegna servita dal porto o dall’ aeroporto; così come Cagliari e la costa del sud come Villasimius e Costa Rei oppure a sud-est Chia e Santa Margherita tutte raggiungibili in meno di 1 ora dall’ Aeroporto di Cagliari o dal porto.
Stesso discoro per Alghero e Bosa e la Costa nord occidentale servite dall’ aeroporto di Alghero.
Più sacrificata in questo senso è la Costa Verde e o a Costa dell’ Oristanese e forse per questo ancora più belle se si cerca qualcosa di ancora selvaggio e poco battuto.

Ma.. c’è un ma!
Se uno vuole conoscere la vera Sardegna, quella delle tradizioni più antiche, dell’ artigianato, dei prodotti tipici… allora non può che addentarsi all’ interno
Essendo un’ isola il sacrificio non è poi così grande, anche perchè il mare rimane sempre a portata di mano.

Ma vediamo di vedere quelle che sono le “vette” più alte della nostra meravigliosa Isola.
Con i suoi 1834 m Punta La Marmora è la Montagna più alta;  poi ci sono il Bruncu Spina ( 1828 mt) Su Susciu ( 1823 mt)  e Punta Florisa ( 1822 mt).
Siamo proprio  in quello che è il massiccio più imponente della Sardegna, il Gennargentu, nella zona Centro Orientale.
Il Gennargentu interessa i comuni montani di Fonni, Desulo, Arzana e Villagrande Strisaili.
La vegetazione  si ferma intorno ai 1200-1300 mt e i paesi poco più sotto, immersi in boschi di Querce, lecci, castagni…

A Nord est del Gennargentu troviamo il Supramonte che arriva fino al Golfo di Orosei. Stiamo parlando di una delle zone più amate per escursionisti a arrampicatori vari, grazie ai Canyon, ai Tacchi, alle pareti roccioso tipiche delle regioni carsiche.
In questa zona troviamo  la Gola de Su Gorropu, lunga più di 1, 5 km, tra pareti che arrivano ai 500 mt.
Del Supramonte fanno parte i territori di Orgosolo, Oliena, Urzulei, Dorgali e Baunei..

In questi posti ritroviamo l’ antica cultura pastorale, custode dei territori e mitigatori del tempo che qua pare essersi fermato alle usanze di secoli fa.
Il Mito della Balentia e del Banditismo, negli anni passati spesso lato positivo e negativo della stessa medaglia.

Immaginate una terra di fate e di elfi, di centenari rimasti bambini, di favole raccontate dalle nonne riprese dalla vita di tutti i giorni.
Immaginate di camminare saltellando tra pietre di granito, nei corsi di acqua che vanno formare cascate di che rivesano nelle piscine naturali… e poi massi ciclopici, strette gole, grotte e gallerie naturali, canyon mozzafiato e panorami che arrivano fino a vedere il mare azzurro.
E non è difficile in questo paesaggio fiabesco scorgere gli abitanti della zona: mufloni, cervi, cinghiali, volpi e la bellissima aquila reale, che sembra controllare tutto dall’ alto.

Pur vicini e simili, il Gennargentu e il Supramonte sono diversi tra loro, presentando dei paesaggi differenti agli osservatori più attenti.
E questo si vede non solo nel territorio che abbiamo visto essere in entrambi i casi semplicemente meraviglioso, ma anche nelle persone che qui ci abitano.
Paesi arroccati sui monti che hanno ciascuno una cultura propria, usi e costumi differenti; i prodotti tipici sono gelosamente custoditi da ogni singolo centro abitato, così come le tradizioni dell’ artigiano, il carnevale e le feste, il costume tradizionale…

Qui troviamo alcune delle bellezze naturali che lasciano l’ animo pieno di stupore: pensiamo per esempio all’ arco naturale s’ Architieddu Lupiru, prima di arrivare alle meraviglie sul mare di Cala Luna con l’ Aguglia,  a Cala Sisine; le gole naturali di Su Gorropu; Badde Pentumas e Bacu Padente nel mare di Baunei. O le grotte  di Tiscali, di Su Palu, Su Bentu, Bue Marino o la voragine di Su Disterru nel supramonte di Orgosolo.
Sempre nel territorio di Orgosolo troviamo al foresta primaria di Sas Baddes, unica in Europa, dove troviamo i Nuraghi di Mereu e Presetu Tortu.
Più a Nord troviamo la vallata di Lainaitto e la Dolina di Su Sercone.
Se poi ci avviciniamo nella zona più a est del Supramonte, verso il mare, troviamo i gioielli di Cala Luna, Biriola, Ispuligidenie, Sisine, e Coloritze

Proseguiremo nel tempo a parlarvi del Gennargentu e del Supramonte, così come di tutta la Barbagia o le Barbagie come sarebbe meglio chiamarle.
Parleremo anche dei singoli paesi che in esse si trovano e delle loro particolarità.
Tutto questo per dare un “pizzico” di quello che poi sarà il viaggio in Sardegna.

 

Stiamo cercando di descrivere dei luoghi che tali non sono.
Un tempo che non esiste perchè è dilatato nei millenni passati e nel futuro cui andremo incontro.
Il presente sarà nostro solo nel momento in cui saremo in grado di viverlo concretamente
Queste poche parole per ribadire ancora una volta che questa nostra Isola vi attende per essere vissuta in prima persona.
Poi non vorrete più lasciarla.

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