Cagliari può contare su uno straordinario patrimonio folcloristico, colorita eredità dei vari popoli che scrissero la sua millenaria storia .
Tra le manifestazioni simbolo di Cagliari ci sono:
il periodo di Carnevale è molto amato dai cagliaritani.
In programma ci sono sfilate delle maschere tipiche cittadine – come Sa Panettèra (la panettiera), Is Tiàulus (diavoletti maligni), Su Caddemis (il mendicante), Sa Fiùda (la vedova), Su Sabattèri (il ciabattino), Sa Dida (la balia) – accompagnate dall’ inconfondibile ritmo de “Sa Ratantira”. Protagonista del Carnevale è il Re Cancioffali, un pupazzo che viene trasportato dai carri lungo la sfilata nei giorni di festa (Giovedì Grasso e la Domenica) e dato al rogo l’ultimo giorno di Carnevale (Martedì Grasso)
è la festa del popolo sardo e si celebra a Cagliari, e in tutta la Sardegna, ogni 28 aprile.
Vuole ricordare la rivolta sarda del 1794 contro i regnanti piemontesi (che furono cacciati con il Viceré Balbiano).
Le vie del quartiere Castello fanno da cornice ad una scenografica rappresentazione in costume e a spettacoli musicali.Festa di Sant’Efisio: si svolge ogni primo maggio e, oltre ad essere la processione religiosa più importante della città, con i suoi 65 km percorsi a piedi in 4 giorni, è la più grande del Mediterraneo.
Le sue origini sono antichissime: si narra che nel 1652 i cagliaritani fecero un voto a sant’Efisio affinché li aiutasse a sconfiggere la peste che stava decimando l’intera Sardegna: se li avesse liberati dalla terribile epidemia, i cagliaritani, ogni anno, lo avrebbero celebrato e portato in processione, dal quartiere di Stampace a Nora (luogo del suo martirio).
Nel settembre 1656 piovve abbondantemente e l’epidemia di peste andò scemando, così, il 1° maggio dell’anno seguente si svolse la prima processione di Sant’Efisio.
I preparativi iniziano il 30 aprile con la vestizione del santo e l’offerta di gioielli in oro come ex voto.
La processione del primo maggio è aperta dalle traccas, carri addobbati a festa, trainati da buoi.
Seguono i gruppi folkloristici (provenienti da ogni angolo della Sardegna e vestiti con il loro abito tradizionale), i cavalieri del campidano, i miliziani, i membri della guardianìa e in prima fila il terzo guardiano che regge il gonfalone della confraternita; ci sono poi l’Alter nos (Consigliere secondo: è una delle figure più importanti perché in origine rappresentava il Vicerè e oggi è il rappresentante del Sindaco di Cagliari) e il Cocchio di Sant’Efisio.
La sera del 4 maggio l’effige di S. Efisio rientra nella piccola chiesa di Stampace ed i festeggiamenti continuano fino a tarda notte.
le Confraternite del Santissimo Crocifisso, della Solitudine e del Gonfalone, organizzano annualmente, durante la Settimana Santa suggestive cerimonie di origine spagnola.
Particolarmente interessante è la suggestiva Processione dei Santi Misteri organizzata il Martedì Santo dall’associazione Cuccurus Cottus e dalla Congregazione degli Artieri.
Le celebrazioni hanno il loro culmine il giorno di Pasqua con la processione de S’ Incontru, quando la statua di Cristo risorto e quella della Vergine si incontrano (arrivando da direzioni opposte). Il Lunedì dell’Angelo, invece, si porta in processione la statua di sant’Efisio con un elmo piumato, per sciogliere il voto della grazia concessa nel 1793 (quando, per intercessione del Santo, le navi francesi che bombardavano Cagliari furono allontanate da una tempesta).
Tra le altre feste cittadine, va ricordato anche il CUCCURUS COTTUS DAY, che si celebra a luglio nel quartiere Stampace, cuore della vecchia Cagliari.
E’ letteralmente, “il giorno delle teste calde” (cuccuru cottu, è infatti, l’appellativo con il quale si chiamavano, in passato, i testardissimi stampacini).
Altri eventi e sagre che animano la città di Cagliari, sono:
che nel 2017 ha sostituito, dopo 68 anni, la mitica “Fiera Campionaria della Sardegna”. Oltre a promuovere le eccellenze e i settori produttivi sardi, vuole divenire “un punto di riferimento ed incontro per giovani, famiglie e turisti”. Si svolge, generalmente, a fine aprile o a inizio maggio.
non è l’unica sagra del pesce di Cagliari, ma questa festa settembrina organizzata al Villaggio Pescatori di Giorgino è, senza dubbio, una delle più amate.
Permette di scoprire i piatti a base di pesce caratteristici della cucina cagliaritana.
rassegna di tradizioni popolari (nazionali, ma non solo).
oltre ai tradizionali appuntamenti religiosi, come l’esposizione del simulacro della Madonna e della reliquia della Sacra Spina in cattedrale, generalmente la notte di Ferragosto, dal Castello alla spiaggia del Poetto sono in programma decine di eventi e tanta animazione per grandi e piccini.
anche Cagliari, a dicembre, organizza i suoi mercatini natalizi con prodotti artigianali, eccellenze gastronomiche e laboratori per i più piccoli.
Nei dintorni di Cagliari si ricordano:
l’”Is Pariglias” di luglio sarà l’edizione numero 41; i balli sardi “incontreranno” quelli caraibici, latino americani e russi
festa patronale settembrina con un con un programma ricco di eventi religiosi e civili.
centro a vocazione agropastorale, al confine tra il Campidano e la Barbagia): in luglio si svolgerà la XI edizione con stand, degustazioni, mostre, convegni, laboratori, dimostrazioni di antichi mestieri, animazione musicale e folkloristica.