Cavalcata Sarda di Sassari

La Cavalcata Sarda di Sassari

La cavalcata Sarda di Sassari si svolge, tradizionalmente, l’ultima domenica di maggio ed è uno degli eventi folkloristici più importanti di Sassari, ma, a differenza delle grandi feste popolari sarde (come Sant’Efisio a Cagliari e la sagra del Redentore a Nuoro) è una festa laica.

Giunta quest’anno alla sua 72° edizione, La cavalcata di Sassari ha visto la partecipazione di 75 gruppi folk provenienti da 70 comuni diversi, 23 gruppi a cavallo, 18 coppie a cavallo, 8 amazzoni e 3 carri trainati dai buoi (traccas).
I gruppi hanno sfilato per le vie della città indossando, orgogliosi, il costume caratteristico del luogo di provenienza (spesso impreziosito da ricami o gioielli in filigrana).

Dopo la sfilata, i cavalieri, si sono esibiti in scenografiche pariglie e spettacolari evoluzioni. La festa, come da tradizione, si è conclusa sulle note di launeddas e fisarmoniche, tra balli e canti popolari.

 

La Cavalcata di Sassari, quest’anno si è lasciato ispirare dallo slogan: “C’è qualcosa di più profondo del nostro mare”.
Un’occasione, dunque, non solo per sottolineare e valorizzare lo spirito stesso della Cavalcata, ma anche per mostrare un lato profondo ed autentico di Sassari e della Sardegna che non si limita al mare ed alle tante bellezze naturali. La Cavalcata Sarda, quest’anno più che mai, è stata quindi, un caloroso invito a scoprire l’essenza e l’orgoglio di un’isola autentica, che non smette mai di affascinare.

CENNI STORICI DELLA CAVALCATA DI SASSARI

La prima edizione della Cavalcata sarda risale, con ogni probabilità, al 1711.
In proposito, lo scrittore e storico Enrico Costa ricorda che, proprio in quell’anno (che segnava, ormai, la fine della dominazione spagnola) il Consiglio comunale di Sassari, deliberò – in segno di omaggio al re Filippo V di Spagna -di “far cavalcata”.
Prese parte all’evento tutta la nobiltà sassarese, felice di avere un’ottima occasione migliore per sfoggiare i propri splendidi costumi.

Va però precisato che, la Cavalcata sarda, come la conosciamo, oggi, nasce solo nel 1899 in occasione della visita – per l’inaugurazione del monumento a Vittorio Emanuele II – dell’allora re d’Italia Umberto I accompagnato dalla consorte (la regina Margherita di Savoia).
Pur essendo, Sassari, conosciuta come una delle roccaforti anti-monarchiche d’Italia, la cavalcata fu, di fatto, un tributo al re.

Comunque, anno dopo anno, la sfilata è stata non solo riconfermata, ma si è trasformata in un evento folkloristico capace di convogliare centinaia e centinaia e di figuranti in costume.
Oggi, la Cavalcata Sarda, è uno dei più noti e apprezzati appuntamenti culturali e turistici dell’isola.

IL PROGRAMMA DELLA CAVALCATA

Tradizionalmente, la Cavalcata Sarda, ha inizio l’ultimo venerdì di maggio e si conclude la domenica. Il programma di questi 3 giorni comprende anche tutta una serie di eventi collaterali.
Per tutta la durata della manifestazione si è svolta la rassegna gastronomica “Pani di Sardegna”: in piazza Castello ed in Piazza Fiume, è stato allestito il Villaggio del Pane. Oltre alle tradizionali bancarelle e agli stand dei prodotti agroalimentari di nicchia, sono state organizzate degustazioni, laboratori e preparazioni dal vivo di pane e pizza.

La serata di venerdì, come da tradizione, è stata allietata dalla rassegna di musica etnica Trimpanu; la kermesse ha visto la partecipazione di grandi esponenti della World music nazionale e internazionale.

Nella serata di sabato, come consuetudine, la festa entra nel vivo con la Rassegna canti e danze tradizionali della Sardegna. Quest’anno, han partecipato 25 tra gruppi e cori sardi (per fare qualche nome: Coro di Pozzomaggiore, “Sonos de Coro” di Sennori, Coro di Ittiri, Inoria Bande e Gruppo Folk “Gurusele” di Sassari).

Alle 9 di domenica, inizia ufficialmente la Cavalcata di Sassari: sfilata dei costumi tradizionali della Sardegna.
Oltre ai Motociclisti della Polizia Municipale, ai Carabinieri a cavallo in alta uniforme, alla Polizia di Foresta Burgos a cavallo in alta uniforme, alla Banda musicale “Città di Sassari” e al Corpo bandistico “Luigi Canepa”, prendono parte all’evento: 24 gruppo a cavallo, il Gremio dei Massai, il Gruppo Amazzoni “Terra Shardana” ed i Gruppi folk della Provincia di Sassari, Oristano, Cagliari e Nuoro.

Alle ore 16, presso l’Ippodromo Pinna, si svolge lo spettacolo delle Pariglie, che vede la partecipazione di 7 gruppi (Fonni, “Logudoresa” di Ittiri, Ollastra, Ollolai,“Omodeo” di Aidomaggiore, Oristano e Santa Giusta) impegnati in coreografiche evoluzioni acrobatiche.

Al termine della cavalcata sarda, ha inizio l’attesa Rassegna di canti e danze tradizionali della Sardegna, a cui prendono parte 40 tra gruppi folk e cori (tra i tanti, si ricordano: Gruppo Folk “Gli Scalzi” di Cabras, Gruppo Folk “Guilcier Real” di Paulilatino, Gruppo Folk “Kellarious” di Selargius, Gruppo Folk “Bella Mia” di Busachi, Coro Femminile “Su Veranu” di Fonni, Coro Polifonico Femminile “Bonucaminu” di Ardauli e i Cantadores a Chiterra di Ozieri).

Nei giorni della Cavalcata Sarda, è possibile assistere anche a diverse mostre ed esposizioni allestite presso il Museo della Città – Palazzo Ducale Cantine del Duca, il Palazzo di Città, le Sale della Fondazione di Sardegna, in via Carlo Alberto e le sale dell’Ex convento del Carmelo.

Sassari sfida Cagliari con le sue manifestazioni più importanti.

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